Pubblicato il no. 18 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 18 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Ampio spazio, con l’editoriale di Luca Buzzi, echi dalle serate e dibattito interno, viene dato al notevole ed inaspettato successo riscontrato dai primi appuntamenti della rassegna “L’economia nonviolenta e la decrescita felice”, in particolare dalla conferenza di Maurizio Pallante, organizzati dal CNSI e tuttora in corso..
In merito al servizio civile in Svizzera vengono presentati l’interessante ed arricchente esperienza presso la Tavola Svizzera per la raccolta e distribuzione degli alimenti in eccedenza ed il nuovo portale E-Zivi. Mentre passando all’estero si concentra questa volta l’attenzione sulla situazione ancora discriminata degli obiettori di coscienza in Grecia e Turchia e sulle attività dell’Ufficio Europeo dell’Obiezione di coscienza.
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Incontro con Maurizio Pallante e rassegna cinematografica
Il Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI) organizza per venerdì 16 gennaio alle ore 20.30, presso l’Auditorium di BancaStato in Viale Guisan 5 a Bellinzona, una conferenza di Maurizio Pallante dal titolo “La decrescita felice – la qualità della vita non dipende dal PIL”.
Secondo il conferenziere “Il progresso non consiste nel produrre sempre di più, ma nel produrre bene, meno e meglio.
La decrescita non è l'alternativa alla società della crescita, è la strada per fuoriuscirne, non è la meta da raggiungere.
Il lavoro da fine deve diventare un mezzo della realizzazione umana, mentre gli esseri umani da mezzi della crescita economica devono rappresentare il fine delle attività produttive”.
Per condividere queste tesi, durante l’incontro Pallante cercherà di chiarire alcuni concetti fondamentali, quali:
Il concetto di crescita. Cosa misura il Prodotto interno lordo. Merci e beni. Nell'attuale fase storica quali sono le conseguenze negative della crescita: a livello economico-occupazionale, a livello internazionale, a livello ambientale. Cos'è la decrescita del Prodotto interno lordo. Come si può realizzare: con quali tecnologie, con quali stili di vita, con quali misure politico-amministrative. Perché è necessaria e perché è vantaggiosa economicamente ed ecologicamente. Decrescita e recessione. Decrescita e occupazione. Sviluppo e sottosviluppo. Benessere e tanto avere. Sobrietà, autoproduzione, economia del dono. L'innovazione è un valore?
Maurizio Pallante è un eretico e un irregolare della cultura. Laureato in Lettere, si occupa di economia, ecologica e tecnologie ambientali. Nel 2007 ha fondato il Movimento per la decrescita felice, ne è il coordinatore nazionale, ne dirige le edizioni. Tra i molti libri che ha pubblicato ricordiamo: La decrescita felice. La qualità della vita non dipende dal Pil, Roma 2005; Sono io che non capisco. Considerazioni sull'arte contemporanea di un obiettore alla crescita, Roma 2013, Monasteri del terzo millennio, Torino 2013.
L’incontro con Maurizio Pallante inaugurerà la rassegna “L’economia nonviolenta e la decrescita felice”, organizzata dal CNSI e che proseguirà fino a maggio ogni ultimo venerdì del mese con la proiezione di 5 documentari (vedi volantino)
Pubblicato il no. 17 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 17 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Ampio spazio, con l’editoriale di Stefano Giamboni, la “laudatio” pronunciata da Werner Carobbio e l’intervento del premiato, viene dato alla consegna del Premio CIVIVA a Luca Buzzi dello scorso 14 novembre 2014.
Nell’ulteriore pagina dedicata al servizio civile si riferisce su “l’assurdo ostruzionismo” esercitato dalla Commissione della sicurezza del Consiglio nazionale durante l’esame della revisione della Legge sul servizio civile e sull’approvazione invece da parte del Consiglio federale del rapporto sugli effetti della soluzione della “prova dell’atto” nel servizio civile, dove si afferma tra l’altro che quest’ultimo “non mette in pericolo gli effettivi dell’esercito”.
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Pubblicato il no. 16 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 16 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale viene ricordata come la storia infinita della guerra non sembra proprio terminare e pochi sono gli insegnamenti tratti da quelle passate. L’unica novità può venire dalla nonviolenza.
Nelle pagine relative al servizio civile, vengono tra l’altro presentate un’interessante esperienza in Messico ed una valutazione generale sull’importanza del servizio civile quale esperienza di vita per i civilisti, ma anche la sua utilità per i beneficiari, nonostante i pericoli di un possibile uso dei civilisti quale mano d’opera a basso costo. Si ricorda poi l’approvazione da parte del Consiglio federale del messaggio sulla revisione della legge sul SC, che amplia le possibilità d’impiego, ma che introduce anche restrizioni non condivise dai diretti interessati.
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2 ottobre 2014, Giornata mondiale della Nonviolenza
Quest’anno in occasione della Giornata mondiale della Nonviolenza del 2 ottobre 2014 il Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI) organizza una mostra su
150 anni di promozione della Pace e della Nonviolenza in Italia ed in Europa.
La stessa verrà allestita presso il Liceo cantonale di Savosa (in Nuova Via S. Gottardo) e sarà visitabile fino al 24 di ottobre.
All’inaugurazione, il 2 ottobre 2014 alle ore 20.30, interverrà il curatore della mostra Renzo Dutto, che terrà una conferenza dal titolo:
Il rifiuto della guerra e la forza umanizzante della nonviolenza
Analizzando la storia constatiamo che si racconta molto di violenze e distruzioni e di come la guerra sia stata la modalità ricorrente per la risoluzione dei conflitti, ma si tace sul pensiero di Pace.
Oggi sappiamo con certezza che non c'è futuro senza Pace e che uno dei pilastri della Pace è la giustizia. La guerra non si può più giustificare in alcun modo: è menzogna, tradimento, morte, devastazioni e sofferenze di ogni tipo.
È necessario percorrere strade diverse per risolvere i conflitti e smascherare l'ideologia della guerra che non è mai a servizio dell'uomo ma di potentati economici, i quali non accettano che le risorse della terra siano per tutti ma dividono gli uomini in esclusi ed inclusi, sommersi e salvati. Una serie di episodi storici ci dimostra che forme di resistenza nonviolenta sono state efficaci, hanno contribuito a debellare il male e saranno per il futuro l'unica risposta possibile alla violenza, per impedire ch’essa generi altra violenza in un crescendo a spirale incontrollabile.
Renzo Dutto – Nato a Boves (CN) nel 1947, per lunghi anni professore di italiano e storia presso alcune scuole superiori della provincia e professore di sociologia presso l’Istituto Superiore degli Assistenti Sociali di Cuneo. Tra i fondatori della Comunità di Mambre a Busca, di cui oggi è animatore. Ha al suo attivo iniziative, mostre, dibattiti sui temi della pace, della nonviolenza e della giustizia.
Il CNSI invita a visitare la mostra ed a partecipare alla conferenza di Renzo Dutto, alla quale seguirà un rinfresco.