Pubblicato il no. 15 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito in questi giorni il No. 15 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale Luca Buzzi, con un resoconto dei lavori dell’assemblea, lancia un appello a sostenere il CNSI, che ha chiuso i conti 2013 con una perdita di quasi 4'000 franchi..
Nelle pagine relative al servizio civile, vengono tra l’altro presentate un’interessante esperienza in Croazia, ma anche le crescenti difficoltà a svolgere un servizio civile all’estero a causa delle restrizioni poste dall’Organo centrale. D’altra parte l’esercito, nella sua valutazione sui colloqui per il SC, vorrebbe proibire l’inoltro di domande di ammissione dalla Scuola reclute. Per far fronte alle restrizioni e affrontare le sfide future, le Associazioni Svizzera dei civilisti e zivildienst.ch dal 2014 si sono integrate in CIVIVA, la Federazione Svizzera del SC.
Nonviolenza riporta gli echi di una serata su Nelson Mandela e un commento critico sulla manifestazione “Cielo aperto”, definita militarista ed antiecologista, nella quale sono stati strumentalizzati dalla propaganda anche scolari delle medie.
In occasione dei cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale il trimestrale presenta poi alcune riflessioni sulla relativa propaganda religiosa di quel tempo, ma anche sui limiti della violenza e del “diritto di uccidere” da parte dello Stato.
Mentre tra le notizie dal Mondo spiccano l’accorato appello “In piedi, costruttori di pace!” di P. Alex Zanotelli per l’Arena di Pace del 24 aprile 2014 a Verona e una lettera da Aleppo (Siria) che descrive la resistenza della stremata popolazione civile in una situazione “imputridita” e oramai dimenticata da tutti.
Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International presenta un’intervista esclusiva a Dick Marty, in occasione dei 40 anni dalla ratifica svizzera della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), mentre l’Associazione Svizzera-Palestina ricorda come Mordechai Vanunu, che nel 1986 aveva divulgato informazioni sull’arsenale nucleare israeliano, dopo 18 anni di detenzione in condizioni crudeli a disumane e a 10 anni dalla sua scarcerazione continua a subire gravi restrizioni delle sue libertà.
Le Donne per la Pace ricordano come le profetiche previsioni di 40 anni fa di Donella Meadows sulla critica situazione ambientale del nostro pianeta siano oggi una realtà, mentre Greenpeace Ticino, a seguito del drastico declino delle popolazioni di api, invita a vivere senza pesticidi e ad andare verso un’agricoltura ecologica.
Infine il GSse commenta il successo storico del NO ai Gripen.
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