Assemblea CNSI 2019
Cari soci, sostenitori e simpatizzanti del CNSI,
È con piacere che vi invitiamo cordialmente a partecipare all’Assemblea ordinaria del Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana, prevista per:
Venerdì 3 maggio 2019 alle ore 18.00
presso la Sede del CNSI in Vicolo Von Mentlen 1 a Bellinzona
con il seguente ordine del giorno:
• Approvazione verbale dell’assemblea del 4 maggio 2018 (vedi allegato)
• Rapporto attività dal 1. maggio 2018 al 30 aprile 2019
• Presentazione ed approvazione conti 2018
• Nomina comitato (in parte da completare), coordinatore e revisore dei conti
• Prossime attività
• Eventuali: proposte e suggerimenti dei membri
Dopo l’Assemblea, seguirà un momento conviviale con spuntino (è quindi gradita, anche se non indispensabile, una preventiva segnalazione della vostra presenza).
Vi facciamo notare che nell’ultimo anno sono notevolmente calati sia l’attività del CNSI, che l’interesse e la disponibilità a parteciparvi attivamente, così come il sostegno finanziario. Il coordinatore e alcuni membri di comitato sono dimissionari e il futuro della nostra associazione è incerto, mentre la difesa della nonviolenza e del servizio civile permangono quantomai importanti.
Ci permettiamo quindi di sollecitare almeno la vostra partecipazione attiva all’assemblea e se del caso anche l’esame di una vostra disponibilità a far parte del Comitato e/o a segnalare il CNSI a possibili interessati, che possano anche favorire un ricambio generazionale.
Rinnoviamo inoltre l’invito a tutti i soci e simpatizzanti (che non potranno partecipare all’assemblea e che non l’hanno ancora fatto) a trasmetterci anche un loro indirizzo e-mail, al quale possiamo inviare regolarmente le nostre comunicazioni e/o a comunicare tempestivamente eventuali relativi cambiamenti.
Pubblicato il no. 33 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 33 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale Stefano Giamboni ricorda che il 2018 è stato un anno intenso per il servizio civile, tra l’altro con la consultazione sulla restrittiva ed inaccettabile revisione della legge alla quale ha partecipato anche il CNSI, la cui presa di posizione è pubblicata nelle pagine interne. Nel caso in cui la proposta del Consiglio federale venisse integralmente accettata dal Parlamento, le organizzazioni che sostengono questo servizio, che sta apportando un contributo fondamentale alla nostra società, principalmente nel lavoro sociale, sanitario e di protezione dell’ambiente, si vedranno obbligate a lanciare un referendum.
Negli articoli interni sul tema, oltre che informazioni sulla riorganizzazione dell’Organo centrale e sugli echi di un sondaggio tra gli istituti d’impiego, vengono presentate le motivazioni e le esperienze di due civilisti che hanno optato per il servizio civile dopo un periodo di servizio militare.
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Pubblicato il no. 32 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 32 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale Luca Buzzi prende spunto da varie decisioni prese dal Consiglio federale dopo l’entrata di Ignazio Cassis, quali l’allentamento delle norme sull’esportazione delle armi e la mancata firma del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, ma anche le nuove restrizioni sul servizio civile. E afferma che il tutto “sta minando l’immagine e la credibilità della Svizzera e della sua politica di intermediazione internazionale e di promozione della pace”.
Vari articoli all’interno approfondiscono poi le decisioni menzionate denunciando ad esempio le granate svizzere finite nelle mani dell’Isis in Siria o in Libia, ma anche segnalando la volontà di lanciare un’iniziativa popolare contro le decisioni del Consiglio federale.
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Siamo diventati dei tossico-dipendenti dall’energia?
Giornata mondiale della Nonviolenza 2018
Incontro con Pietro Majno-Hurst
Quando: martedì 2 ottobre 2018 ore 20.30
Dove: nell’Aula Magna delle Scuole Nord di Bellinzona, Via H. Guisan 7
È interessante guardare il nostro rapporto all’energia sotto la forma di una dipendenza, del tipo di quelle che legano a delle sostanze assuefacenti. Il paragone può essere utile per capire come i nostri consumi siano sempre in crescita, salvo una presa di coscienza radicale. Il primo passo in questa direzione sarebbe di capire cosa sia la sostanza in questione, e la facilità alla quale essa può essere acquistata nella società moderna. A questo fine è utile il concetto dello “schiavo energetico” introdotto da Ivan Illich, ed elaborato in forma più scientifica da Jean-Marc Jancovici (www.manicore.com), che permette di tradurre i nostri comportamenti in termini più evidenti, ed eventualmente di correggerli.
Pietro Majno-Hurst ha 58 anni, è un chirurgo che ha lavorato fino a 40 anni senza quasi mai alzare lo sgiuardo dal tavolo operatorio. Si è infine reso conto che se trattasse i Pazienti come vengono trattati i problemi ambientali, sarebbe radiato dall’Albo o in prigione. Da allora, pur non lavorando meno, dedica una parte del suo tempo e dei suoi guadagni alla presa di coscienza delle minacce ecologiche, e alla ricerca di strategie che possano rimettere le nostre società in equilibrio con le risorse disponibili.
Pubblicato il no. 31 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito negli scorsi giorni il No. 31 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
L’editoriale “Un altro mondo è possibile”, ed alcuni articoli riferiscono sul Forum Sociale Mondiale (FSM), svoltosi in Brasile e che poca eco ha trovato da noi, nonostante il successo degli 80'000 partecipanti provenienti da 125 paesi, tra i quali l’articolista Priscilla de Lima. Si ricorda che “il FSM è innanzitutto uno spazio di condivisione, nato come iniziativa indipendente dagli Stati e dai partiti e promosso direttamente dalla società civile” e che quest’anno era stato convocato all’insegna del motto “Resistere è creare, resistere è trasformare”.
Nelle pagine sul Servizio civile l’Organo di esecuzione ricorda che dal 1 aprile questo servizio è entrato a pieno titolo nello Stato maggiore della Protezione della popolazione, e si riferisce poi su un dibattito sul futuro dell’obbligo di servire in Svizzera, ma anche sull’esame di coscienza a cui venivano sottoposti gli obiettori ai tempi delle due Germanie separate.
Il trimestrale presenta poi l’attività dell’Associazione Naturkultur che per la prima volta ha organizzato in Ticino un suo campo di lavoro interculturale, costruendo muri a secco in Val Verzasca.
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