Dalpe 25-26 agosto 2012: seminario con Mao Valpiana
Per una convivenza interetnica
Dopo l’interruzione degli ultimi due anni, il CNSI riprende il consueto incontro-seminario estivo a Dalpe, che si svolgerà quest’anno da sabato 25 agosto alle ore 10.00 a domenica 26 agosto 2012 alle ore 16.30 e che speriamo possa invogliare a partecipare anche chi non ha ancora mai fatto questa arricchente e straordinaria esperienza di condivisione.
Questa volta sarà animato da Mao Valpiana (a suo tempo obiettore al servizio ed alle spese militari), direttore della rivista Azione nonviolenta, presidente del Movimento Nonviolento italiano, animatore della Casa per la Nonviolenza di Verona, e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alexander Langer.
Contenuti e metodologia
Dopo un’introduzione su alcuni concetti chiave del metodo nonviolento, leggeremo insieme il Decalogo proposto da Alexander Langer e lavoreremo, in assemblea plenaria e per piccoli gruppi, sui 10 punti e situazioni di contatto e conflitto inter-etnico (o inter-culturale, inter-confessionale, inter-razziale, ecc.). Utilizzeremo anche il testo del Quaderno di Azione nonviolenta “La nonviolenza per la città aperta – Attualità del Decalogo per la convivenza interetnica di Alex Langer” che verrà distribuito ai partecipanti, e la sera vedremo insieme il video.
Ormai il tempo è più che maturo perché ci si occupi non solo e non tanto della definizione dei “diritti etnici” (o nazionali, o confessionali, ecc.), ma della ricerca di criteri per costruire un ordinamento della convivenza pluri-culturale, che ovviamente non potrà essere in primo luogo concepito come un insieme di norme e di statuizioni legali, ma soprattutto di valori e di pratiche della mutua tolleranza, conoscenza e frequentazione.
I 10 punti suggeriti da Alexander Langer costituiscono una mappa per individuare le vie della nonviolenza per affrontare e risolvere i conflitti che quotidianamente emergono a causa di politiche di esclusione, che generano paura, diffidenza, intolleranza.
Realizzeremo anche dei “giochi di ruolo” e seguirà un momento finale assembleare per la condivisione, il confronto e l’individuazione dei contenuti utili anche all’attività del Centro per la Nonviolenza della Svizzera Italiana.
Partecipazione ed iscrizione
La partecipazione al seminario è aperta a tutti gli interessati e sarà gratuita. I partecipanti si suddivideranno le spese di vitto. Il pernottamento (in un châlet di vacanza) è previsto sul posto .
Per informazioni ed iscrizioni (al più presto, comunque entro il 14 agosto 2012) vedi pagina contatti.
Pubblicato il no. 7 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito in questi giorni il No. 7 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale dal titolo “Il colonialismo violento delle multinazionali svizzere”, Luca Buzzi esprime la solidarietà con i cittadini della provincia peruviana di Espinar che protestano pacificamente contro gli abusi ambientali commessi dalla multinazionale mineraria Xstrata, sostenuta dal Governo centrale che ha dichiarato lo stato d’emergenza, occupato militarmente la zona, causando 4 morti e decine di feriti e arrestato il sindaco ed i principali dirigenti.
Da notare che nel frattempo (dopo la stampa del trimestrale), grazie agli interventi di Amnesty International e di altre organizzazioni per i diritti umani e della scesa in piazza di 8'000 cittadini a Cuzco, il sindaco (tra l’altro venuto recentemente in Svizzera, con tappa anche a Bellinzona per attirare la nostra attenzione sulla loro situazione) è stato rilasciato.
Sul servizio civile, oltre agli ultimi sviluppi in Svizzera in discussione alle Camere federali, vengono presentate le difficoltà che incontra lo stesso in Italia a seguito dei tagli finanziari.
Nonviolenza, dedica poi ampio spazio alle attività del CNSI e delle altre organizzazioni attive nella promozione della nonviolenza e della pace, riferendo su due assemblee annuali e presentando vari corsi di formazione e seminari estivi.
Dal Mondo il trimestrale riferisce sulle attività sportive per trasformare il conflitto ed incentivare il processo di riconciliazione nello Sri Lanka, sulla nonviolenza dei Bahà’i in Iran, nonostante persecuzioni, rapimenti, assassini ed arresti a cui vengono sottoposti e sullo sciopero della fame dei prigionieri palestinesi. D’altra parte denuncia l’assenza di scrupoli e di sensibilità del Comitato olimpico che vuole far sponsorizzare le Olimpiadi dalla Dow Chemical, responsabile di morti, devastazioni e sofferenze.
Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International presenta il suo impegno per un controllo sul commercio internazionale delle armi, che nel 2011 ha visto crescere del 36% anche le esportazioni dalla Svizzera. Il GSse richiama l’attenzione sulle folli spese militari, che hanno raggiunto i 1'738 miliardi di dollari all’anno e segnala una possibile alleanza pacifista svizzero-svedese contro i nuovi aerei da combattimento. Le Donne per la Pace ricordano l’impegno di un secolo fa di Rosa Luxemburg e quello attuale di Lydia Cacho (premio Olof Palme 2012), oltre gli affari con le bombe fatti dalle grandi banche svizzere, mentre l’Associazione Svizzera-Palestina si occupa dell’obiezione di coscienza in una società militarizzata come quella israeliana.
Appello di solidarietà con il popolo di Espinar (Perù)
Appello di solidarietà con il popolo di Espinar (Perù) e richiesta al Dipartimento degli Affari Esteri (DFAE), alla Segreteria di Stato dell’Economia (SECO) e all’Ambasciata svizzera in Perù
Le organizzazioni Inter-Agire, Missione Betlemme Immensee, E-Changer, Botteghe del Mondo e il Centro per la nonviolenza della Svizzera Italiana, attive nell’ambito dei diritti umani e la protezione delle risorse naturali del nostro pianeta, esprimono grande preoccupazione per l’aumento delle tensioni che si sono verificate nella Provincia di Espinar, nel sud del Perù, e per la dichiarazione dello Stato di Emergenza predisposta dal governo peruviano in questa zona.
Espinar è una delle tredici provincie della regione Cuzco (Perù) dove si trova la miniera di rame della multinazionale Xstrata con sede centrale a Zugo. Xstrata processa il minerale esportando ogni anno centinaia di tonnellate di rame e lasciando sul posto migliaia di tonnellate di residui chimici che contaminano suolo, acqua e aria. La miniera utilizza più di 400 litri di acqua al secondo, mentre per tutta la popolazione di Espinar (35'000 abitanti) rimangono a disposizione solo 40 litri/sec. (l’equivalente di due ore d’acqua al giorno). Un nuovo progetto minerario “Xstrata Antapaccay”, distante solo pochi chilometri dal progetto attuale di “Xstrata-Tintaya”, dovrebbe avere inizio quest’anno, con maggiori richieste di acqua e un ulteriore degrado ambientale.
Nel 2003 è stato firmato un accordo tra il Municipio di Espinar e la miniera ora gestita da Xstrata, per coordinare nel migliore dei modi lo sfruttamento delle risorse e per sviluppare sistemi di controllo permanenti contro la contaminazione ambientale e il rispetto dei diritti umani, secondo le norme nazionali e internazionali vigenti. Finora gran parte di questo accordo non è stato rispettato.
Nel settembre 2011 è stato presentato uno studio di monitoraggio ambientale eseguito per conto di un’istituzione cattolica locale di Sicuani. Da questo studio si rileva un’alta presenza di metalli pesanti in acqua e suolo nella zona della miniera Xstrata.
A febbraio 2012, uno studio effettuato dal Centro Nazionale della salute e protezione dell’ambiente (CENSOPAS/INS) ha confermato il rischio di contaminazione al quale è sottoposta la popolazione di Espinar, dovuto ad agenti chimici come arsenico, cadmio e mercurio.
Leggi tutto: Appello di solidarietà con il popolo di Espinar (Perù)
Assemblea 2012 del CNSI
Sabato 12 maggio si è svolta l'Assemblea annuale del Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI). Il suo coordinatore, Luca Buzzi, ha presentato l’attività svolta dall’associazione in questo secondo anno di vita, caratterizzato in particolare dall'apprezzata pubblicazione del nuovo trimestrale “Nonviolenza” (con una tiratura di oltre 2’000 copie), dal proseguimento della consulenza gratuita sul servizio civile (con una media di 3-4 consulenze settimanali) e dall’organizzazione di una conferenza, di una bancarella e di una veglia serale in occasione della Giornata mondiale della nonviolenza del 2 ottobre, anniversario della nascita di Gandhi.
Anche quest'anno è stata inoltrata la richiesta di esonero fiscale, al fine di permettere anche ai sostenitori del CNSI di dedurre le loro donazioni dall’imponibile. Purtroppo l'anno precedente, anche dopo il reclamo, l’Autorità fiscale non aveva ritenuto l’attività del CNSI di utilità pubblica, decisione definita assurda ed inaccettabile da tutta l’assemblea, considerando che tutte le altre associazioni senza fini di lucro operanti nel cantone, il corrispondente romando “Centre pour l’action nonviolente” e persino i partiti politici beneficiano dell’esonero.
Anche quest'anno la collaborazione del CNSI con CIVIVA (Federazione svizzera del servizio civile, www.civiva.ch), che raggruppa tutte le associazioni di sostegno e di consulenza attive in Svizzera, è stata molto proficua, grazie al diretto interessamento e partecipazione di Stefano Giamboni, membro di entrambi i comitati.
Un'altra collaborazione molto apprezzata è quella con il Movimento nonviolento italiano, con sede a Verona; nel 2011 il CNSI ha preso parte anche alla loro Assemblea annuale e al convegno organizzato per i 50 anni del movimento, cogliendo l'occasione per instaurare nuovi e importanti contatti e ampliare la propria offerta di materiali (il cui acquisto sarà presto possibile anche on-line, tramite il nostro sito).
Dopo due anni di attività l'associazione può contare su 166 membri. Nonostante i loro contributi, quelli di diverse centinaia di altri sostenitori ed abbonati al trimestrale ed al lavoro totalmente volontario di membri e collaboratori, il CNSI ha chiuso i conti 2011 con un piccolo saldo negativo, da imputare principalmente alle aumentate spese concernenti la pubblicazione e la distribuzione del trimestrale.
La ricerca di una sede adeguata ed a costo moderato, a Bellinzona, per aprire il Centro di documentazione sulla pace e la nonviolenza, purtroppo non è ancora stata proficua, e quindi continua a restare uno degli obiettivi prioritari dell'associazione, che può, ora, contare anche sull'interessamento di altre due associazioni (Emergency CH e associazione Franca), desiderose di condividere gli spazi del futuro centro.
Al momento delle nomine, l’Assemblea ha confermato il comitato vigente, che quindi continua ad essere composto da Luca Buzzi (coordinatore), Silvana Buzzi, Filippo Lafranchi, Stefano Giamboni, Daria Lepori, Katia Senjić Rovelli e Paolo Tognina.
Per il futuro immediato l'associazione intende organizzare il 25 e 26 agosto a Dalpe il seminario estivo sul tema della “Convivenza interetnica”, mentre per la Giornata mondiale della nonviolenza programmerà delle proiezioni in collaborazione con il Circolo del cinema. Si cercherà inoltre di sollecitare il DECS ad un maggiore impegno di sensibilizzazione e promozione nelle scuole della nonviolenza.
Pubblicato il no. 5 del trimestrale "Nonviolenza"
È uscito in questi giorni il No. 5 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).
Nell’editoriale Paolo Tognina rilancia il tema di una sede appropriata per il CNSI, invitando i lettori a segnalare possibili soluzioni o indicazioni utili.
Nelle pagine del trimestrale dedicate al servizio civile, oltre al resoconto di un’interessante esperienza in Bolivia, sono messe in evidenza la proposta di libera scelta tra servizio militare e civile fatta dalla Commissione federale della gioventù e l’assegnazione a Ruedi Winet del primo premio CIVIVA per il SC.
Nonviolenza, presenta poi un’ampia intervista ad Enrico Peyretti, uno dei maestri della cultura e dell’impegno di pace e di nonviolenza, e un riassunto della sua conferenza su “Religioni e nonviolenza” tenuta a Bellinzona lo scorso 3 ottobre in occasione della Giornata mondiale della nonviolenza.
Leggi tutto: Pubblicato il no. 5 del trimestrale "Nonviolenza"