SÌ alla protezione dalla violenza perpetrata con le armi

Creato: Venerdì, 24 Dicembre 2010 Ultima modifica: Sabato, 05 Marzo 2016 Pubblicato: Venerdì, 24 Dicembre 2010

Il 13 febbraio 2011: SÌ alla protezione dalla violenza perpetrata con le armi


I fucili d’assalto devono rimanere negli arsenali

Ogni anno in Svizzera circa 300 uomini e donne perdono la vita a causa delle armi da fuoco. Sono trecento morti di troppo. La grande maggioranza delle armi da fuoco in circolazione nel nostro Paese sono armi militari. La detenzione del fucile d’assalto a domicilio è un retaggio della guerra fredda che non si giustifica più dal profilo militare. L’iniziativa «Per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi» garantisce che le armi militari siano depositate al sicuro negli arsenali.

Rafforzare la prevenzione della violenza e del suicidio

In Svizzera in un’abitazione privata su tre vi è almeno un’arma da fuoco; in tutto il Paese sono in circolazione 2,3 milioni di armi da fuoco. Già la minaccia con un’arma da fuoco in casa può costituire un incubo per le donne e i bambini, per non parlare dei casi in cui l’arma viene realmente utilizzata. Come dimostrano numerosi studi, più il numero di armi da fuoco in circolazione è elevato, più aumenta il numero di omicidi e suicidi dovuti a gesti impulsivi. Limitare l’accesso alle armi da fuoco significa aumentare la sicurezza e prevenire atti inconsulti con conseguenze fatali.

Il registro delle armi contribuirà a lottare contro la criminalità

L’introduzione di un registro centrale delle armi da fuoco faciliterà il lavoro della polizia. Gli agenti conosceranno meglio i rischi a cui si espongono quando devono intervenire in caso di violenza domestica. Il registro sarà utile anche agli investigatori in caso di reato. In Svizzera ogni automobile, ogni mucca, ogni cane è registrato. È logico che anche oggetti pericolosi come le armi da fuoco siano registrati.

Chi ha bisogno di un’arma potrà tenerne una

L’iniziativa non è rivolta contro i tiratori sportivi, i cacciatori e i collezionisti che fanno un uso responsabile delle armi che detengono. Chi ha bisogno di un’arma da fuoco e dispone delle capacità richieste potrà conservare la sua arma. Il tiro in campagna e il tiro obbligatorio non saranno messi in questione. Le armi veramente necessarie saranno inventariate in un registro centrale e quelle superflue, potenzialmente pericolose, saranno ritirate dalla circolazione. Questa misura aumenterà la sicurezza, eviterà suicidi, migliorerà sensibilmente la prevenzione e faciliterà le indagini in caso di reati.

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