Pubblicato il no. 30 del trimestrale "Nonviolenza"

Creato: Mercoledì, 11 Aprile 2018 Ultima modifica: Mercoledì, 11 Aprile 2018 Pubblicato: Mercoledì, 11 Aprile 2018

 È uscito negli scorsi giorni il No. 30 di Nonviolenza, il trimestrale d’informazione edito dal Centro per la Nonviolenza della Svizzera italiana (CNSI).

Nell’editoriale Stefano Giamboni invita a mobilitarsi per difendere il servizio civile, che sta apportando un contributo fondamentale alla nostra società, principalmente nel lavoro sociale, sanitario e di protezione dell’ambiente, ma che sta subendo accaniti attacchi dagli ambienti militari e della destra maggioritaria del Parlamento federale.

Negli articoli interni sul tema, oltre che informazioni su questi attacchi, vengono presentate le positive statistiche del 2017, lo sbarco di Zivi nel mondo dei social media, l’esperienza del cabarettista Aernschd Born, che invita a svolgere un servizio civile per acquisire competenze, ma anche ricordi da un processo militare del 1984 nel quale un obiettore di coscienza seppur definito “un profeta” era stato condannato a sette mesi di prigione per la sua “influenza sovversiva”.

Il trimestrale ricorda poi, a 50 anni dalla morte, la figura di Martin Luther King e la sua lotta nonviolenta contro il razzismo e per le libertà e l’emancipazione della comunità afroamericana, lanciando anche la serata in suo onore che il CNSI organizza per il 13 aprile a Bellinzona.

Nello sguardo sul Mondo, Nonviolenza denuncia ancora una volta la mostruosa campagna di annichilimento in atto nella Ghoutha Orientale in Siria. “Di fronte a questa escalation della violenza, si afferma, la diplomazia internazionale (anche della Svizzera) non può essere immobilizzata dalle minacce di veto della Russia a risoluzioni dell’ONU e dalla voce forte della Turchia.”

Accanto poi alle segnalazioni sulla persecuzione dei Baha’i in Iran e sugli attacchi dei paramilitari in Colombia, e nonostante gli innumerevoli scenari di guerre e distruzioni, segnala però anche possibili scenari di pace per il 2018 e la campagna in Italia per l’istituzione del Ministero della Pace, che vuole sottrarre la parola “difesa” al monopolio militare.

Nelle pagine tematiche gestite da diverse associazioni, Amnesty International, riflette sugli accordi di pace in Colombia, dove il conflitto armato è ancora realtà, mentre le Donne per la Pace presentano la poetessa Mahvash Sabetat che in Iran scrive poesie per rispondere all’odio con amore.

L’Associazione Svizzera-Palestina da una parte descrive la difficile vita quotidiana a Hebron, dove i bambini continuamente minacciati non possono nemmeno andare a scuola da soli, mentre dall’altra ci ricorda più in generale le difficoltà, ma anche le speranze, nella lotta nonviolenta in Palestina sostenuta dall’Operazione Colomba.

Infine il GSse ricorda la straordinaria diserzione di due valdesi in Francia nella prima guerra mondiale e propone qualche riflessione riferita alla nostra realtà sull’idea di armare i docenti.

Copie gratuite del trimestrale sono ottenibili telefonando allo 091 825.45.77 o per e-mail.

 

 

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